sabato 24 gennaio 2009

la domanda e la risposta



non lo so, il fatto che una persona a cui tieni molto si limiti ad assentire quando le dici che tipo di problema é il tuo ti dovrebbe far pensare. a come cambia il suono di certi nomi, quando sei ormai assuefatto al pronunciarli. stare zitti, con una faccia impassibile, mentre la gente vi parla: come cazzo fate? in ogni caso ieri ho scritto una manciata di rime: "lei non me lo dice ma io so che cosa pensa senza fare appello ad uno specialista della scienza - non é questione di una - percezione extra - sensoriale o di fortuna recepire cosa desta - in lei la sensazione...", é un concetto di molto tempo fa, ma sta ritornando con prepotenza: dove voglio andare e con quale mezzo? chè questi sono i tempi in cui si prende la patente per l'aereo e per i motoscafi, é l'anticamera dello space shuttle: e lo so, lo so, che alcuni già pensano a costruire basi solide per vivere fino a quando non si muore, ma io boh: davvero, mi ha dato un sacco di fastidio, avrei voluto dirti che probabilmente sei un po' più vecchia di me, non sono i dati anagrafici a dire la verità, proprio no: o forse sì, io mi ribello ad essi e ottengo una divisione stile mar rosso delle impressioni dei vari gruppi sociali che gravitano attorno al mio micromacrocosmo, e da qualche parte qualcuno ha messo un cartello con la scritta: "non parlate con me quando sono in bagno". ho pensato all'ironia, ma ho pensato male, dolce fiore: non hai più le palle di accollarti i pensieri di qualcuno, é una cosa che succede mi dicono, é l'età, in effetti questo é solo un anno per i campi, é il mio anno, non posso pretendere che tutti si adeguino: forse ho deciso di chiamare così l'annata non tanto per il disco, é che ho deciso di creare una porta di uscita, non una di entrata. per altro, la storia di come cambia la gente é strana: io ho 27 anni, e ho fatto mille cambiamenti, ma qualcuno si limita a ricordarmi che cosa sono stato, e io forse dovrei davvero chiudere tutte le comunicazioni, ripartire da capo, azzerare. certo, non posso tornare in terre straniere dove tutto quello che posso offrire sono i soldi dei miei e la perplessità/ilarità di chi ha un solo paio di scarpe adatto per uscire la sera... sarebbe come comprare eroina per smettere di farsi le canne, o andare a puttane per non essere più misogini, o gettare i sassi dal cavalcavia perché in fondo i gatti non ti hanno fatto nulla di male e non c'é motivo per cui tu li debba calciare. ah sono esempi, ma fatto nulla di quanto detto prima, cioé tecnicamente sono un misogino ma la sfortuna vuole che abbia quasi solo amiche donne, quindi direi che sono un misognio strano, ma di certo non ho mai preso l'eroina o lanciato sassi dal cavalcavia. sulla prostituzione: beh il passato parla chiaro, credo che tanti siano tentati, il tabù però é forte, io direi che ho una tradizione differente, ma se mi astengo dal non é per una mera questione etica o morale o che cazzo altro, é solo che: non so. però dicevo, io ho deciso: farò soli altri tre tentativi, e mi sterrò dal fare qualsiasi cosa che mi possa alterare anche solo un po': se sarò ancora alla fase due passerò forzatamente a quella più uno, perch'é insistere sulla tre sarebbe accanimento terapeutico... rileggendo tutto questo sembra che sia solo un delirio, ma in fondo nessuno legge questa roba quindi questi gran cazzi.. sì hai ragione, dovrei, ma dovrebbero darmi un manuale dato che quando trovo papabili loro si scoprono piccole catherine e si lasciano prendere dalla consunzione e mi lasciano in una valle di lacrime. bleah.

Nessun commento: