sabato 6 giugno 2009
mah...
in questi giorni ho recuperato gran parte della mia vita. ho capito il segreto della vita: é dire sempre la cosa più banale che ti venga in mente. se la dici sei a posto. stupire, fare giocolieria con il linguaggio... quella roba lasciala a gadda, non funzia, si é abbassato il livello, sia quello alto che quello basso, vale a dire che nel caso del secondo siamo dalle parti di lucifero. che sta sottissimo, se ben ricordo. ultimamente non dico mai cose intelligenti, anzi, faccio spesso figure non buone perchè dico cose stupide: ieri volevo stracciare una ragazza francese con la fantasia, ma non sono più young abbastanza. oltretutto lei mi sembrava proprio una roba... boh, come dire, media: sì che é un termine che fa un pochino cagare lo so, però ecco, quella ragazza francese mi sembrava questo. aveva fatto tutto e ora stava in vacanza ad annoiarsi, arrovellandosi su nulla, intristendosi, probabilmente tornerà a casa molto più grassa. ed é un peccato perchè é pure bassa, le persone grasse e basse hanno un sacco di problemi a dormire, tipo che si girano in continuazione. lo so, sono stato basso e grasso anche io, ero un bambino. però lei, la ragazza francese, che ancora non é nella categoria bassa più grassa, e che quindi può ancora in senso figurato spaccarmi il culo quanto vuole, mi ha trattato come se fossi una specie di mammuth: era disposta ad ammettere la mia esistenza, ma non si rassegnava ad accettare la cosa senza meraviglia. che poi, dai, su, mica mi pare di essere così strano: sono stati otto anni intensi, a me sono piaciuti, anche se potevano essere ridotti a cinque, se non fosse stato per. a proposito: lettere dalla città del diavolo, le leggo con commozione, moderata e sobria. chi lo avrebbe detto che mi sarei dimenticato di scriverti? succede, non mi sono scordato, ho solo rimandato a momento più adatto, in questi giorni sarebbe stata una di quelle mail di routine, del tipo pilota automatico, funzione standby. mi sto rendendo conto che questo blog é palloso, non fa altro che svilupparsi, anzi, degenerare, in soliloqui autocommiseranti o autocelebrativi nela massima misura, anzi diciamo pure all'eccesso, dovrei smetterla. non col blog, ma con le misure estreme, non vi sono mali che le impongano, semmai piccole scorte di bene appesantiscono il resto. il sistema democratico delle cose mi sta dando preoccupazioni, ma giacobbo ha risolto tutto, per fortuna o purtroppo. non ho detto nulla in questo post, tranne che ho preso un po' in mano la mia vita. ora posso anche lanciarla con sicurezza nel centro del cesso, e tirare l'acqua, assicurandomi che vada giù senza fare come lo stronzo ninja. evviva
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