martedì 30 giugno 2009

il primo amore non si scorda mai...

...sfortunatamente però si scordano sempre gli effetti collaterali: sono CONTRO il desktop, devo fare qualcosa, forse metterò una foto di Lassie.

domenica 28 giugno 2009

il miglior pezzo di Dalla: "Due ragazzi"

Dentro un auto scalcinata al margine di un campo
un'autodemolizione ha ha ha
dentro quest'auto abbandonata due ragazzi seduti
fitti fitti fitti fitti fanno conversazione
la ragazza è carina ha i capelli neri e corti
lui ha una faccia da faina furba e divertente
si riparano dalla gente lui la tiene stretta
e parlano parlano parlano a voce bassa e in fretta
è bello ascoltare così la vita che striscia
la vita strisciare adagio come un serpente annoiato
baciarsi dieci volte senza paura in un minuto
parlare di oggi parlare d'amore parlare domani toccarsi con le mani
la vita è così vicina ogni cosa è ancora da fare
il futuro è verde e freddo e profondo come il mare
tentano di toccarlo con i loro piedi
prima di decidersi decidersi a buttare

sei un topino bianco
io, io, io
io ti ho trasformato in angelo
con ali formidabili
lavavi stiravi le camicie
e io seduto in un angolo fumavo
guardami ancora con amore
lo so che sono vecchio
lo so che ho già vent'anni
ma lei risponde "ti sposerei lo stesso
io, io, io
anche se ti ho sempre detto voglio andare a letto con un uomo
ma non so cosa fare
tu mi dicevi perché non prendi me, me
era un gioco, io, io, io,
lo so che era un gioco
e non so cosa fare
perché adesso non voglio
che stare qua a guardare ed ascoltare"
dall'alto piove una neve verde
portata dall'ombra della sera
scoppiano tre stelle all'improvviso
enormi come un grande riflettore
sopra all'auto scalcinata
al margine di un campo
dentro un' auto in demolizione
dove due ragazzi senza tempo
fanno l'amore
la la la, la nu na...

sabato 27 giugno 2009

grazie a dio sono troppo poco intelligente

a me spiace che sia morto michael jackson: é così stupido?

martedì 23 giugno 2009

ho un forte mal di testa

Freud non c'entra, mi hanno fatto il voodoo: per questo non ti scriverò mai più, anche se di tanto in tanto mi verrà in mente, io lo so bene, che ogni volta che dico buongiorno al giorno é un intercalare.

domenica 21 giugno 2009

consigli per gli acquisti!

é un piacere per me potervi segnalare, dopo tutti i pallosi aggiornamenti su mood e vita miei, un sito dove potete sentire dei ragazzi davvero bravi!

non so molto dei ragazzi in questione, ho avuto modo di conoscere uno di loro, anzi due di loro, e però non ho notizie precise su quello che stanno preparando o che hanno fatto dal punto di vista "discografico"... ma mi permetto di segnalarveli:

bhyonik skillz, qui potete ascoltarvi una traccia molto interessante...

sono lieto di poterveli segnalare, fosse per me vi aggiornerei ogni giorno sui grandi progressi artistici e, soprattutto, concettuali che il rap sta facendo, ma diventerei un bugiardo, e alla luce dei fatti io sono, nell'ordine, un logorroico, un vittimista, uno con problemi seri dal punto di vista comportamentale, un morboso, un paranoico, un uomo vendicativo, un tutto insomma... ma non un bugiardo, perciò credetemi: questo gruppo mi ha risollevato l'umore per sei minuti circa :-)

l'epopea delle cose belle e di chi le ottiene

morirà, o morirebbe?, di consunzione,
perchè é molto romantico,
l'eroe a quattro zampe che non dice mai di no:
che goduria per le mille (ed una) pupille mai dimentiche dell'ethos
vedere un uomo andarsene così: dire sempre sì,
fino all'ultimo respiro, quasi come il film.
e tutti penseranno, o penserebbero?,
alzandosi in silenzio, col cappello tra le mani, e il cappello sopra i genitali:
"non era come pensavo, pensavo fosse ubriaco!"
e invece
che delusione! che frustrazione! che rabbia:
io, cioè io che vedo voi guardare me,
che non muoio per amore, che respiro troppo forte,
ché vivo in un modo che é
poco pop,
serve sangue, ma non troppo, solo un po'

mercoledì 17 giugno 2009

corollario alla regola del "non mi arrabbio mai"

la rassegnazione,
la capacità di giungere ad essa,
é un difetto,
non una virtù.

martedì 16 giugno 2009

misoginia

le uniche donne che non mi fanno arrabbiare sono quelle che non stimo e non mi voglio scopare.

l'unica donna che non mi fa arrabbiare, tra quelle che mi sarei voluto anche scopare, é quella che mi ha quasi ucciso per quanto mi ha fatto arrabbiare.

l'unica donna di cui mi fido é mia madre, mia madre é la prima delle donne che non si fida di me.

l'unica donna che mi ha fatto sentire un incredibile stupido e un mediocre, é la sola donna che ora come ora ritengo davvero stupida e mediocre, anche se mi sarebbe piaciuto essere davvero stupido e mediocre come lei.

l'ultima donna che mi ha fatto sentire un pochino felice é quella che mi fa più arrabbiare in questi ultimi giorni, ed é ironico che sia proprio perchè mi ha reso un pochino felice.

la sola donna che mi ha fatto battere un pochino il cuore quest'anno ora mi fa arrabbiare come un dannato, perchè mi ha dato la speranza che non bisognerebbe dare a chi é già stato dannato, perchè mi ha tolto la speranza e mi ha costretto a comportarmi secondo la mia natura: che fa schifo come se fosse fatta di escrementi.

la donna che rispetto, oltre alla madre che mi permetto di amare perchè anche lei mi ama, é una donna che non so se é madre.

io non lo so, dovrei scordarmi di tutto e di tutti, e poi di tutte, e infine scrivere, sul petto: "sono stato io", io sono stato. io.

domenica 14 giugno 2009

su come le cose siano l'esatto opposto di quello che sembrano

ho una natura ingenua, non stupida, ma questo potrebbe darmi molte più noie di quanto pensassi... fanculo l'ingenutià, più livore ci salverà.

sabato 13 giugno 2009

sugli incontri che non vogliono dire nulla e che io interpreto come epifanie... faccio schifo, ho trentanni, buh.

io
so
che il nome
Aezel
suona
come vorrei
che suonasse
ma
Aezel
é un nome, non il nome
di un angelo,
il mio amico Angelo,
dice che "Aezel"
é un nome,
e io devo essere come Fonzie, devo,
io devo, posso, voglio, io
guardo la foto di Aezel,
e ripeto in testa
a mò di
mantra
Aezel
mi manca
il fatto che io
a malapena sapessi
come si scrive
correttamente
Aezel.

se questa cosa la legge Aezel
credo che non la rivedrò neppure sul faccialibro,
Aezel, in compenso dovrei decidermi a prendere delle medicine.

yo

martedì 9 giugno 2009

alla ricerca della Ricerca...

in questo ultimo periodo ho realizzato alcune cose. per esempio ho dato un esame. anzi l'ultima parte di esame. l'ultimo terzo, sì era un esame in tre parti, praticamente il tipo di esame che dovrebbe permetterti di fare una figura fichissima, a patto che tu riesca ad organizzarti per bene. in pratica, a patto che tu non sia me. sono riuscito a prendere ventidue, partendo da un primo risultato di trenta e lode. é un pò come uscire la prima sera con una ragazza molto bella, vai in un locale e la gente si prende bene perchè tu dai l'idea di essere uno che ha molta fortuna, e tu pure ti senti un sacco a posto. gli altri due voti invece sono il giorno dopo, anzi i venti minuti dopo che ci sei uscita, e in pratica la realtà si prende la sua rivincita su tutto quello che pensavi fosse e sarebbe stato. ecco... l'ho rifatto, parlo del solito stupido argomento, cambiamo. ho iniziato a leggere Proust, sto andando alla ricerca della Ricerca, ho preso il primo volume, ma ho scoperto che non posso sperare di trovare anche tutti gli altri in formato sfuso, vanno di moda i cofanetti, per non lasciare nessuno senza idee per il natale o per il compleanno, o per le laureee. in pratica, ora so cosa farmi regalare, e poco importa che sia una cosa msiera come regalo, anche la mia laurea lo sarà, é mio obbiettivo che lo sia: ho preso ventidue, allegria. credo che Proust sia impegnativo, non dico insondabile, insomma non é una roba tipo Hrabal, per cui ogni tanto mi viene il sincero dubbio che non sia stato detto niente, e per niente intendo niente, ma ecco direi che Marcello é sicuramente impegnativo. tuttavia lo trovo familiare: capita la storia del ricordo, capito tutto, così pare, ho letto le prime cinque pagine. mi piace pensare che non cambi più di tanto mano a mano che vai avanti, in fondo parla di un discreto pezzo di vita, ho sempre pensato la vita, epifanie e tragedie escluse (e che cmq sono una di quelle cose che capitano anche loro in maniera lentissima e quasi "naturale", é il modo in cui vengono lette che le rende tali, ma é pur sempre vero che é naturale leggerle in quel modo... mio dio, lo "straniamento" mi sta influenzando anche qui, che palle!), come qualcosa di lineare, anche il caso lo é, non bisognerebbe mai sopravvalutarlo. a proposito, io mi sono sopravvalutato moltissimo: vorrei leggere tutta tutta la Ricerca, che sono tipo sette volumi, sempre ammesso che me lo regalino quando mi laureo, sempre ammesso che io mi laurei. venerdì inizio a lavorare, si balla sul serio, é un lavoro interessante, farò pochi turni ma se ne faccio anche uno in malo modo credo che non ne farà affatto, tra poco e niente meglio il niente: poco male, poco di buono, poco. chiudo, in teoria sto lavorando, anzi, sto festeggiando il fatto che domani non avrò sensi di colpa per non essermi preparato per un esame, ma io sono bravo, troverò qualcos'altro per cui crucciarmi, ad esempio: quando mi rimetto a occuparmi di musica, eh?

sabato 6 giugno 2009

mah...

in questi giorni ho recuperato gran parte della mia vita. ho capito il segreto della vita: é dire sempre la cosa più banale che ti venga in mente. se la dici sei a posto. stupire, fare giocolieria con il linguaggio... quella roba lasciala a gadda, non funzia, si é abbassato il livello, sia quello alto che quello basso, vale a dire che nel caso del secondo siamo dalle parti di lucifero. che sta sottissimo, se ben ricordo. ultimamente non dico mai cose intelligenti, anzi, faccio spesso figure non buone perchè dico cose stupide: ieri volevo stracciare una ragazza francese con la fantasia, ma non sono più young abbastanza. oltretutto lei mi sembrava proprio una roba... boh, come dire, media: sì che é un termine che fa un pochino cagare lo so, però ecco, quella ragazza francese mi sembrava questo. aveva fatto tutto e ora stava in vacanza ad annoiarsi, arrovellandosi su nulla, intristendosi, probabilmente tornerà a casa molto più grassa. ed é un peccato perchè é pure bassa, le persone grasse e basse hanno un sacco di problemi a dormire, tipo che si girano in continuazione. lo so, sono stato basso e grasso anche io, ero un bambino. però lei, la ragazza francese, che ancora non é nella categoria bassa più grassa, e che quindi può ancora in senso figurato spaccarmi il culo quanto vuole, mi ha trattato come se fossi una specie di mammuth: era disposta ad ammettere la mia esistenza, ma non si rassegnava ad accettare la cosa senza meraviglia. che poi, dai, su, mica mi pare di essere così strano: sono stati otto anni intensi, a me sono piaciuti, anche se potevano essere ridotti a cinque, se non fosse stato per. a proposito: lettere dalla città del diavolo, le leggo con commozione, moderata e sobria. chi lo avrebbe detto che mi sarei dimenticato di scriverti? succede, non mi sono scordato, ho solo rimandato a momento più adatto, in questi giorni sarebbe stata una di quelle mail di routine, del tipo pilota automatico, funzione standby. mi sto rendendo conto che questo blog é palloso, non fa altro che svilupparsi, anzi, degenerare, in soliloqui autocommiseranti o autocelebrativi nela massima misura, anzi diciamo pure all'eccesso, dovrei smetterla. non col blog, ma con le misure estreme, non vi sono mali che le impongano, semmai piccole scorte di bene appesantiscono il resto. il sistema democratico delle cose mi sta dando preoccupazioni, ma giacobbo ha risolto tutto, per fortuna o purtroppo. non ho detto nulla in questo post, tranne che ho preso un po' in mano la mia vita. ora posso anche lanciarla con sicurezza nel centro del cesso, e tirare l'acqua, assicurandomi che vada giù senza fare come lo stronzo ninja. evviva

lunedì 1 giugno 2009

sbagliare é umano (?)

la consolazione é che non devo giustificarmi di nulla: let's get together