sabato 27 dicembre 2008

consigli per gli acquisti e via dicendo

come va gente? guardate, ormai non me ne frega più molto che non calcoliate il mio blog, é un peccato dato che l'ho creato apposta per voi (mi rifiuto di credere a quella enorme menzogna che vuole gli autori di blog persone del tutto prive di egocentrismo... e poi diamine, io l'ho creato per iniziare a far sentire della musica, per scambiare idee), ma in fondo si deve sopravvivere a tutto, no?
questi sono giorni in cui non ho combinato un granché, il fatto é che sono colpito da mille stimoli, e soprattutto mi sto godendo quello di cui ho avuto paura: ossia la mia famiglia, stare benissimo con i propri genitori genera angoscia in qualsiasi cuore un minimo sensibile, ma mi riservo di argomentare la cosa solo in un futuro molto lontano, quando avrò fatto un pochino di chiarezza nel mio lamentarmi del nulla... vabbè, é un blog di misuic, questo, ancora non sono tornato a registrare cose fighe, anche e soprattutto a causa di un tizio che mi ha detto: "ah molto alla dargen d'amico" riferendosi alla mia roba, e questo ha generato in me una sorta di crisi di coscienza che ho però parzialmente superato (forte di una grande verità: Dargen é un bel ragazzo, scopa a manetta ed é cool, io nulla di tutto questo!)... ma non é di questo che ho intenzione di parlare in questo post.
ecco un po' di miusic e cinema, robe nuove o vecchie, cose che mi hanno particolarmente allietato in questo ultimo periodo...
ecco a voi prima di tutti, il signor kidkanevil, ragazzo del regno unito, con un notevole gusto... se fossi uno di quelli fighi vi saprei dire a chi si ispira e se per caso ci sono dei suoni simili, ma io sono uno di quelli che si limita a un rapporto emozionale con la musica, non mi riesce proprio di rifletere su quello che ascolto, é anche per questo che da anni sto cercando di rivalutare michele zarrillo e luca carboni :-) no vabbè a parte tutto, ho difficoltà a classificare progetti come quelli di kidkanevil, é sicuramente un ottimo produttore di roba elettronica, mi piace la costruzione dei pezzi, il modo in cui lavora sulla voce e in generale il suono che fa uscire dalle sue tracce.. e poi ha pure collaborato con lateef!



ah spero sia superfluo segnalarlo, ma mi sento di postare anche qualcosa dei Latyrx, compagine della bay area composta da Lyrics Born (il nostro japericano preferito!) e dal già citato Lateef the Truth Speaker (che sembra avere un particolare pallino per rappare su progetti non rap)... credo siano il miglior gruppo mai uscito negli ultimi quindici anni, sfortunatamente non li ho mai visti dal vivo e devo dire che le ultime cose che ho sentito, quelle dei singoli componenti, mi lasciano un po' deluso, ma penso che sia tutta colpa della grandezza toccata con questo loro primo lavoro...



infine, dato che questi sono tempi in cui mi sneto particolarmente solo (non mi sto lamentando della cosa, purtroppo é un dato di fatto, ma ogni cosa nasconde i suoi lati positivi!), ho deciso di dedicarmi alle opere del signor Gondry... non vi sto a spiegare i motivi, ma diciamo che la maggior parte delle cose raccontate nei suoi film mi risultano terribilmente familiari :-)



domenica 7 dicembre 2008

sulle donne

dunque. io sono uno che dovrebbe scrivere dei testi rep ma sfortunatamente nella mia vita incontro anche solo per caso donne, e mi ci metto a parlare. fortunatamente mar registrerò un'altra volta, tra questa e la settimana dopo si spera di aver finito il primo brano. come già detto ho perso il mio lettorino mp3 e quindi ora devo trovare il modo di risolvere la cosa. ah sì, in mezzo c'é anche la storia dell'esame, roba che mi manca un esame e mi laureo, del resto ho solo ventisette anni, tre miei ex compagni di classe sono sposati e un'altro paio di loro hanno dei figli. ma lasciamo perdere. le donne, dicevamo. dunque. mi si palesano realtà notevoli riguardo a loro. il potere dello sgabello, ad esempio. cos'é il potere dello sgabello? mah niente di che, semplicemente tu stai su uno sgabello a chiedere le tessere in un circolo arci e sembri improvvisamente più sexy di quanto non sembri. kansas city, cioé se loro guardano le spillette io guardo loro negli occhi e il fascino la fa da padrone, mentre la miusic electronic unza da paiura. cioé, mi é capitato: tu sei in un posto e di colpo sembra che piaci a qualcuno. non so esattamente come fare quando piaccio, é molto più semplice non piacere, quelli che piacciono dovrebbero essere così fin dalla nascita, se lo diventano poi saranno dei complessati. cioé, non che sia un complessato, é solo che mal sopporto la storia che ogni tanto si palesino grandi occasioni. nella mia realtà ideale va così: piaci a una, quella ti porta al bagno e ci copuli, se sei stato bravo il giorno dopo vi fidanzate, dopo un paio di anni fiori orange. cioé, non capisco quando le donne manifestano interesse e poi ti vogliono bello scattante, con il tono giusto, in grado di eseguire bluff ad opera arte in Di Girolamo stail, é una cattiveria: trovano il modo di farti inculare da solo come se fossi un ermafrodita superdotato e così coscienza linda e pulita come ovuli dopo l'aereoporto e la giusta pulizia. se invece non piaci é più figo, perché te ne vai a casa e ti sfoghi facendonti una doccia o giocando al computer (o scrivendo un post magari, uno di quelli da frustrato sulle donne che non te la danno, dando a tutti l'idea del misogino quando in realtà stai solo facendo un po' di scena... aspetta, ma cazzo, sono io!), o quant'altro, insomma a ciascuno il suo, intendo lo sfogo. ci sto pensando: si stava meglio quando si stava peggio, ora c'é il dilemma lampante, l'eterna diatriba tra la più totale indolenza (o anche nella sua versione più lieve, classificabile come atarassia, o qualcosa del genere) e la revolution tipo pugno chiuso, e sono cazzi. nel senso, sai quando esci di prigione dopo dieci anni, tipo che lì dentro eri un boss e là fuori sei una merda? ecco, é il contrario, più o meno, anche se io non sono un boss, semplicemente tendo a deprecarmi sempre di meno. paiura, no? certe volte mi meraviglio di come piova sul bagnato, altre mi preoccupo per il troppo caldo, non mi sta bene un cazzo: annoto anche questo, siamo sui rami d'inverno, penso, si fa come Bandini.

giovedì 4 dicembre 2008

ecco cosa vorrei fare e come vorrei essere



mah non mi permetto neppure di commentare o di scrivere altro...

malatissimo



casino vero. cioé, non so, crisi. apocalisse ora. mi dico: stoppa, passo indietro, retromarcia, salto della quaglia, misure precauzionali (le fottute precauzioni), fai una polizza. il destino, kieslowskiano o pirandelliano o wendersiano che diavolo sia, ha il piede di porco e fa irruzione, fa incontrare (brava) gente (ma nociva, ahimè) sul treno, fa scoprire stranezze sulla vita acquatica aerea e terrestre (su marte come su venere le pietre hanno un sesso e un perché, mi piace pensarlo!), ma dà anche buoni consigli: rallenta, ti dice con voce di magister, vacci piano, prendila con calma, una donna che sa che quando fai l'amore duri attorno ai quattro minuti non ti amerà proprio del tutto, considera il pubblico come una donna, la volubilità é pressochè la medesima, di certo similare, quindi: rallenta. dagli "oh mio dio corri troppo" agli "é già tutto finito" la selva di strabordante sdegno femmineo (non necessariamente femminile, siamo nel campo della metafora e dell'allegoria, del tipo che se dicessi cazzo non mi riferirei per forza di cose al membro simbolo di virilità, of course) ti fotte, quindi direi che se nulla accade per caso (ho di recente incontrato donne che mi interessavano, non é andata proprio alla grande ma si tratta di un modus operandi, cinicamente direi che é solo una questione di disciplinarsi e dissimulare, no? leggi: la sfiga esiste ma sei tu che te la porti a letto), quel lavoro di sovrapproduzione é inutile. fallo dopo, fallo con chi di dovere, ascolta i buoni consigli, ascolta quello che hanno già fatto gli altri, non sei bob dylan ma neppure max pezzali: sai dove vuoi arrivare? ah certo, se fai come l'ultima volta che hai detto questo cosa c'é probabilità che master p torni e diventi l'idolo degli underground addicted. insomma, monito: prima voci, poi il resto. in fondo quello che scrivo é già di per sè malato, a mio modo io lo sono, no? insomma, chi avrebbe paura dello scarico del cesso attorno agli otto anni? rimembra: sei tu quello che scriveva sul muro: muoio quando vado a dormire. é in tutto il tuo curriculum di fallimenti la chiave del successo: loro han bisogno di creare, a te basta ricordare. speriamo bene, nel frattempo godetevi sto pezzo che praticamente ha un lavoro di produzione pressoché nullo, un microfono, un mc e stop, sentite cosa diavolo combina. peace, anche se non ci credo molto.

mercoledì 3 dicembre 2008

di quando ero quasi giovane...

un sacco di tempo fa, roba quasi di otto anni fa ormai (o almeno credo, non ho il pallino delle date), andavi in edicola e tra le varie riviste di miusic (c'era di tutto, pure Tutto, che a suo modo era una rivista per noi giovani, solo che mica andavano di moda le spillette e la gente che canta male per scelta artistica, insomma erano tempi differenti) potevi comprare, a dire il vero a un prezzo che definirei prossimo al furto (e non me ne vogliano i redattori, ma una roba più sottile di un assorbente che si spaginava non appena la sfogliavi con un minimo di entusiasmo in più, andava venduta a un prezzo minore... e poi non c'erano né tette né culi nudi, insomma!), la magica rivista dei raps che si chiamava AELLE, o ALmagazine, dipende se siete della vecchia o della nuova guardia, se siete poi della nuovissima e ve la spassate con Basement (bleeeaaaahhrrrggghhh) o Groove non potete capirmi, siete come quelli che sono andati a letto con la Loren adesso e non l'hanno mai vista ai tempi del bianco e nero. comunque, su ALmagazine c'erano delle cagate ogni tanto, roba che tipo venivano intervistati gli Elio e le Storie Tese (signor gruppo sia chiaro, ma io sono un amante dei confini ben definiti, del resto inizio a capire solo ora il senso della Anticon) o magari si parlava della Spaghetti Fanc e via dicendo.. e tutti si incazzavano. Kaos, che piace un sacco ai giovani e convince un po' di meno noi quasi vecchi (sempre di qualità, sia chiaro, ma una formuletta un po' diversa ci renderebbe ancora più satisfacti), addirittura non concedeva interviste per motivazioni che io personalmente non ho mai capito (magari una storia di donne, che diavolo ne so), ma in generale ALmagazine era il male, gli artisti Reps fighi si bullavano di non leggere ALmagazine e noi li seguivamo, perché non ci bastava copiare il loro slang (ma dio santo, usare il "Ve" al posto del "ce" é semplicemente una scelta tendente all'arcaico, mica una trovata gaddiana, ma vabbè...), volevamo essere proprio come loro, che erano underground e ce l'avevano più grosso e più lungo di quelli commerciali. tuttavia, in mezzo a quella cosa chiamata ALmagazine ogni tanto, e anzi quasi spesso, si leggeva qualcosa di buono. ovviamente dovevi farci attenzione, perché erano cose scritte in piccolo, avevano poco a che fare con il paginone pubblicitario dei Jerba Medica (che poi non erano malaccio, ma avevano optato per una soluzione infelice a livello di marketing, fossero stati in america li avrebbero incensati stile golden shower credo), erano trafiletti. le recensioni. ecco sì, cazzo, goduria: le recensioni di damir ivic, che insieme a silvia volpato (bravissima ma come tutte le donne affetta da una scrittura "antipatica", e ve lo dico da scrittore più che da lettore) e david nerattini, era la cosa più buona che uscisse da lì. con la recensioni del signor ivic la musica cambiava. a dire il vero, era cambiata già con l'arrivo di fritz da cat che ci fece capire che seca era il migliore, ma sfortunatamente sfuggì ai più. comunque: damir ivic recensiva delle cose che gli facevano pure cagare. e non la mandava mica a dire, signori, proprio no. ricordo ancora con piacere una recensione, che trovai fantastica e che anche adesso ricordo come il primo grande insegnamento sulla stesura di un testo: "idee che potrebbero andare meglio sulla carta che in studio di registrazione". capito? é quello che mi ossessiona, ora come ora. il codice verbale da utilizzare quando pigli un microfono in mano, é ancora più importante della voce e di quello che racconti... insomma, se vai a un corso di scrittura la prima cosa che ti dicono é: "non é possibile riportare un dialogo così come si svogle, devi fare una sorta di adattamento", e questo invece mica avviene per il rap. solitamente, soprattutto adesso, hai: il rapper brutto e grasso che sale su un palco e dice un sacco di cose su quanto é figo il rap e su quanto é figo lui, su come ce l'ha grosso e ti tira fuori qualche rimetta sui cartoni animati o sul wrestling o elabora qualche immagine graziosa, ma nulla di più. nel rap purtroppo hanno escluso una delle grandi potenzialità della nostra lingua: il periodare. cristo, abbiamo il congiuntivo e non lo usiamo, abbiamo il gerundio e non lo usiamo, abbiamo sei persone e ne usiamo tipo due (tu e io, ogni tanto usiamo la terza persona singolare, ma é solo quando siamo in stato di grace), ci possiamo avvalere delle subordinate e delle coordinate, e via dicendo. e invece nisba. guarda, sembra assurdo, di per sè li sopporto malvolentieri, ma direi che i Uoki Tochi (figurati, non mi ricordo manco il nome) hanno fatto passi in questa direzione. Non é una cosa così assurda, bisogna solo esercitarsi sulla cosa. é brutto sentire il rap di persone che sostanzialmente parlano male, dove l'artisticità della cosa é azzerata... Non so, forse a molti sembrerà una sciocchezza, ma quel consiglio: "sulla carta più che per uno studio di registrazione" mi sembra appropriato, anche se non lo vedo come un monito a non fare, ma a fare meglio... beh ci si prova...

martedì 2 dicembre 2008

piccolo colpo di fulmine



non chiedetemi perché posto questo pezzo ma mi sono innamorato di questa canzone, che suppongo non appartenga neppure al periodo più lieto della carriera artistica del signor davide (io ancora ero rimasto a hunky dory, al periodo berlinese e a robe così)...boh, ma non vi pare che suoni un bel po' stile el p? dai manca solo che ci reppano i cannibali e siamo a posto... se avessi saputo cantare e suonare mi sarei dato a musica del genere... e invece mi ritrovo a fare il rap, pazienza :-)))